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ESPERIMENTI COL FOTOVOLTAICO

 

Facendo un piccolo salto in Internet e spulciando sulle offerte di Ebay si riescono a fare acquisti interessanti. Avendo voglia di fare alcuni esperimenti in campo fotovoltaico, ho comperato un modulo fotovoltaico da 55Wp a 100euro per incominciare a fare delle prove. L'acquisto si è rivelato oltremodo azzeccato e al primo ne verranno presto affiancati degli altri per poter ottenere quantità di energia apprezzabili. Per l'installazione e l'utilizzo di detto pannello (penso che anche con analoghi il risultato non dovrebbe cambiare) mi sono ispirato ad un progetto installato e collaudato da un altro maniaco del Fai Da Te, attenendomi scrupolosamente alle sue indicazioni.

 

Come consiglato l'ho testato per vedere se il pannello rispettava tutti i parametri descritti sulla carta.... d'accompagnamento. Si è deciso di abbinargli un regolatore di carica. Ci si è  orientato su uno Steca PR1010 (10Amax.)L'idea iniziale è quella di realizzare l'illuminazione del giardino, alimentando un paio di lampade a 12V (7W). Come accumulatore di energia elettrica si è scelta una batteria per camions da 140 A/h. Scegliendo questa batteria la carica sarà più lenta ma anche più efficace; dobbiamo valutare tale scelta in base tra l'altro alla produzione media del pannello o dei pannelli, secondo le varie ore del giorno e a secondo dei giorni e delle condizioni di soleggiamento. Il pannello è stato montato con dei supporti provvisori in legno appoggiato direttamente al terreno, orientamento SUD perfetto e inclinato all'incirca di 55gradi. Dopo 2 giornate di sole pieno, senza applicare alcun carico alla batteria si è ottenuto una ricarica della stessa intorno all'80% Adesso si passerà all'utilizzo di questa energia per illuminare il giardino. Con una batteria da 140 A/h potremo effettuare un prelievo anche di 15 A senza timore di danni, anche se è ovvio che tale prelievo non potrà superare le 9-10 ore; la scelta dipende dalle nostre esigenze, che andranno valutate caso per caso. Se non si trova una batteria così grossa se ne possono usare due più piccole collegandole in parallelo, a patto che siano della stessa marca, caratteristiche e lotto di produzione. Se ne troviamo due diverse come marca e capacità si possono ugualmente usare, ma bisogna far si che una non "veda" l'altra altrimenti succede che quella più piccola si carica e scarica troppo e l'altra niente. Per fare ciò bisogna metterle in parallelo usando dei diodi, di adeguata potenza a seconda della corrente di carica. Il prezzo da pagare, in questo caso è duplice. Il primo è una caduta di tensione data dal diodo ( 0.7 volt per quelli al silicio e circa 0.5 volt per quelli Schottky ). Il secondo, un certo spreco d'energia in quanto tale caduta di tensione ( messa in relazione col prelievo ) dissipa energia ( W=I x V ) e quindi 0.7 volt con un prelievo di 10 A fanno 7 volt che vanno a riscaldare il diodo invece che andare alle nostre utenze. Per tenere sotto controllo il tutto basta un comune tester (quelli digitali li osano a 15 euro sulle bancarelle delle fiere) o un voltmetro, e un pò di pratica. Il voltmetro, casomai, possiamo costruircelo facendo in modo che segni SOLO l'intervallo a noi utile, ossia 10 - 15 volt che chiameremo voltmetro a scala espansa. Vedi schema n°3

 

Schema n°1

 

Schema n°3

Schema n°2

 

Schema n°4

 

In alternativa possiamo costruirci una centralina di controllo nella quale raggruppare il voltmetro a scala espansa, un amperometro per monitorare la carica ( i più pignoli ne metteranno uno per controllare il prelievo ) e magari un interruttore generale di sicurezza. Per questi, io consiglio di seguire lo schema n°4, per quelli che non vogliono tribolare troppo consiglio l'acquisto dell'apparato  Steca PR1010, quello in figura sopra. Dal momento del progetto alla stesura della pagina web, l'impianto si è arricchito di tre pannelli solari d'occasione ( due vecchissimi Ansaldo da 2.2A/h in totale e un altro recentissimo da 1A/h, del 1998, di produzione croata. Ho intenzione quanto prima di cimentarmi nella realizzazione di un piccolo generatore eolico, sfruttando un Rutland inglese da 40 W che però non ho ancora acquistato a causa del prezzo ancora alto del mio probabile fornitore.

 

 

 

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