Nenia di Primavera

 
 
E' dell'altro ieri la notizia: cancro


Ti ho amato nel torrido calesse,
briglie sciolte alla forza 
d'esser donna di rigagnolo
al secondo passaggio 
che indovina le parole alzando il mento
sforzando il petto in fuori.

Poi, quel male a pungermi il grembo
nelle veglie al letto d'astinenza,
nuovo plastico deforme al corpo mio.

Amore a sandali slacciati:

ogni passo conduceva alla sua fine.

Ora tremo la tua vita sulla soglia 
della forca già pendente all'albero
della diagnosi al parassita che s'evolve.

Mi preme il pugno sulla testa:
spara grani d'orzo e di tempesta.

non abbandonare le braccia fra le gambe,
porta quel flauto di canne alla bocca, 
ci sono ancora spartiti di lotta
a concederti bocce di chemio in vena.


                                                   
 
 
                                                       Donatella Maino, 25 febbraio 2007     
                Dedicata a Paolo,
                mio ex compagno di vita per 18 lunghi anni.
 

 

 

 

 

 

 

 

 


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