La mano di mio padre

 



Ti ho amato cercandoti
nella mia idea di padre,
dividendo il pane e mezze verità
che dell'amore tuo erano origami.

Giovane cadesti, bagnando l'asfalto,
lasciando impronta del sangue mio:

ho imitato la tua forza,
stringendo al petto il freddo maligno
d'adolescente solitudine.

In ogni uomo ti ho sprecato
quando lunghi coltelli spaccavano le ossa,
spezzata rovesciavo il pianto
nella tua mano, ora-mai conchiglia fossile.

Padre, ora ti narro del mio inverno:

delle screpolature d'allora
ho ancora il cuore per patirne.

Donatella Maino, 2005 - (revisionata il 3 ottobre 2006)


Mio padre

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