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  Oggi 4 settembre 2005 - Cronaca di un matrimonio

 

Oggi c'è un'insolita attività in casa mia, ci siamo svegliati presto questa mattina. Mamma Gina è in piedi dalle 6 e trenta e scende giù nel soggiorno a chiamarmi. Dobbiamo vestirci e recarci giù nel piazzale a ricevere gli invitati al mio matrimonio. Si oggi si celebrerà il mio matrimonio in comune a Trento. Alle nove siamo già tutti in macchina per recarci all'appuntamento con la sposa che, secondo tradizione ha dormito a casa del suo figliolo, per non far vedere allo sposo l'acconciatura e il vestito che indosserà per l'occasione. Alle nove e quarantacinque è già da un quarto d'ora che aspetto Donatella, ingannando il tempo scattando foto con i numerosi invitati che, anch'essi sono arrivati lì di buon mattino, per partecipare alla nostra festa. Eccola che arriva, fasciata in un incantevole vestito color azzurro, dal fondo della via Belenzani, al braccio del figlio Luca. Ci rechiamo su nella sala delle cerimonie importanti, dove ci aspetta un incaricato, facente le funzioni del sindaco, per unirci in matrimonio. Un'amica di Donatella è seduta al pianoforte e suona dolcemente delle musiche per l'occasione. Siamo tutti davanti a questo signore che fasciato nel tricolore si accinge a dare il via alla cerimonia. Donatella è alla mia sinistra con a fianco Luca il suo testimone di nozze, io seduto alla sua destra con a fianco Alessandra, mia figlia,la mia testimone di nozze che a stento trattiene le lacrime. Si come avrete certamente capito questo è la seconda volta che mi sposo. La cerimonia si svolge veloce e senza nessun intoppo e già dopo una mezz'ora siamo tutti al rinfresco in piazza Cesare Battisti. Le amiche e gli amici sono tanti e tutti vogliono felicitarsi per la nostra unione. La sorpresa più gradita è che è venuta a felicitarci la suora che a suo tempo fu insegnante di catechismo di mia moglie. Ci sono le sue colleghe di lavoro che non hanno dovuto fare molta strada, solo salire al piano superiore in quanto loro lavorano al museo "Tridentum" proprio sotto la piazza Cesare Battisti. Alle 12:30 si riparte

 

Trento, Palazzo Geremia  "Giorno del matrimonio"

 

 

questa volta per il pranzo in un ristorante caratteristico Agritur Alla Vecchia Quercia sul Lago di Serrai in località Sternigo di Pinè. Qui dopo il ringraziamento di Donatella, con un discorso agli invitati a farci compagnia e la lettura di una poesia di Luciano in dialetto abruzzese, abbiamo pranzato con cibi esclusivamente trentini,preparati per l'occasione.

Antipasto trentino: Carne Salmistrada, Luganega e Smacafam. Risotto ai funghi e Strangolapreti. Polenta e Goulash con paprika, polenta e coniglio col sugo de pontesel, arista di maiale al forno con patate arrosto, funghi della valle in umido. Sorbetto alla panna. Una  torta Saker e una ai frutti di bosco. Il tutto innaffiato da una " Schiava Gentile e Champagne trentino. Grappino Bertagolli e caffè. Alla fine del pranzo, abbiamo fatto le foto di rito e alcuni degli ospiti hanno preso la via di casa. Gianni e famiglia più Alessandra sono ripartiti alla volta di Milano; Carlo e Emilia sono ripartiti per far ritorno a Lodi. Mamma Gina, Luciano, Giovanna e Diana rimarranno a Trento per altri due giorni e ci accompagneranno nelle gite che abbiamo intenzione di fare in questa occasione particolare.

 

 

Luciano, io e Donatella al ristorante

 

Pensiero stampato sugli inviti

Volevamo aiutarci a non spegnerci nel cuore
lontani da ogni appartenenza forse solo io
o anche tu fuori orario di chiusura.
 
Come eravamo giovani e vecchi
su quella panchina per due.
 
Cercavamo parole che potessero ospitarci
nel linguaggio illuminato da una luna discreta
complice dell'ondeggiare silente del lago,
e delle nuvole che in retaggio di pudore
volevano oscurarla.
 
Nessun nesso casuale spiega la fiamma
di un volere quando si muore da se
sulla pietra del mulino che macina grano.
 
Ora indossiamo l'ultima camicia dell'amore
perchè la verità è fatica d'ascoltare più
della favola che narra di fossati e felci.
 
Quando non rimarrà che un solo minuto
e noi saremo ciechi agli orologi
con le mani stanche strette alle vene rigonfie,
quel solo minuto sarà salvato in riva al lago,
sui meridiani eterni di una panchina per due.


 
Donatella 14 giugno 2005

 
Ringraziamento di Donatella agli ospiti
Due parole... ma potrebbero essere molte di 
più se mi lasciassi andare. Parolaia da sempre 
dice qualcuno, timida scribacchina afferma 
qualcun'altro, in ogni caso persona riconoscente 
a tutti voi che state contribuendo affinché questo 
giorno diventi veramente indimenticabile. Non voglio 
fare riferimenti che potrebbero risultare banali o 
zeppi di retorica... ogni tempo è il giusto tempo 
quando esiste il desiderio di andare oltre la 
convivenza, quando il sentimento chiede il 
suggello di appartenersi nel modo più vincolante  
anche agli occhi di una società in in cui il 
degrado va sbriciolandosi in alberghi a ore, in 
rapporti alla carpe diem, in calcoli di stagioni e 
portafogli. Noi, ci siamo incontrati nell'autunno 
di una vita travagliata da varie vicissitudini, 
da tormentati momenti di solitudine, da scontri 
quasi fatali col destino. Qualcuno ha voluto che 
ci prendessimo per mano per accompagnarci al tramonto 
di due vite che forse non hanno mai visto una vera 
aurora e qui mi fermo per non rendere davvero 
sdolcinato e qualunquista questo attimo di autentica 
gioia. Grazie carissimi, grazie di vero cuore. Un 
ringraziamento particolare ad Alessandra e Luca 
che sono stati testimoni legali quasi a benedire 
con la loro presenza un fatto ineluttabile e 
spero approvato in totalità d'intenti. Chiedo un 
grande applauso per mamma Gina, donna eccezionale 
e grande fan di questo accadimento. Con l'amore, 
la preghiera e la pazienza ci ha indicato la strada 
giusta da percorrere. Grazie mamma. Ed ora si dia 
inizio alle libagioni, consapevoli di avere a portata 
di mano il digestivo consigliato dal medico di 
famiglia... per chi ne fosse sprovvisto consiglio un 
salto al supermarket, c'è l'offerta speciale del 
bicarbonato di rospo. 
 
  Donatella  04 Sett. 2005

 

Sposi  "Donatella e Enio"

 

NIENT E' CCHIU BELLE


NIENT E' CCHIU' BELLE
DE NU SPUSALIZIE 'N FAMIJJE
OGGE, LU QUATTR DI SETTEMBR
A LU CUMMUN 'D TRENT
DDU' FEDE LUCCICANT S'HAN 'NCRUCIATE
GNE LU VOLE DI DDU' PICCIUN
CHE SE VONNE BENE
CHE VONNE DA' LA FORZA A NA FAMIJJE
E STA 'NZIEME NA VITE
STREGNENNE TUTT'UNE
CUNDENDEZZE E DULORE
DISCESE E SALITE........
E PO' VE' STU JORNE
STA FESTE, STA GGENTE
CHE MO TUTT'ATTORN
CI METTE ALLEGRIJE
MA VU, SPUSE CARE
GNA TUTTE S'ADDORME,
PENZETE CA QUESTE
N'E' JORNE D'AFFARE
MA E' JORNE CHE STREGNE
NU PEGNE D'AMORE
CHE MANCHE PE N'ORE,
PE TUTTA LA VITA,
L'ADET'A SPEZZA'!

 

Luciano 04 sett 2005



 

 

Sono più miti le mattine
E più scure diventano le noci
E le bacche hanno un viso più rotondo,
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia,
E la campagna una gonna scarlatta.
Ed anch'io, per non essere antiquato,
Mi metterò un anello.

enio 07 sett 2005

 

 

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