Settembre a Chieti, 25° anno di matrimonio Luciano e Giovanna

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a Chieti

La cerimonia in chiesa

A Chieti in occasione del 25° anno di matrimonio di Luciano e Giovanna


13 settembre 2006

 

Quest'anno, insolitamente dopo aver passato le ferie a Chieti nel mese di Luglio, siamo ritornati in macchina giù a Settembre per partecipare alla festa organizzata da mio fratello per il suo 25° anno di matrimonio con Giovanna. Ore 18 del 13 settembre, si parte e la festa va ad incominciare. Al benzinaio di Femminella, ci diamo appuntamento con Gabriele, mio nipote, che conosce la strada per la chiesa di Manoppello Scalo. Si arriva dopo un breve tratto sulla nazionale Chieti Roma, nei pressi della chiesa scelta per la

   

cerimonia: l'Abbazia di Santa Maria Arabona, appena ristrutturata e riconsegnata ai fedeli nel suo antico splendore. I parenti e gli amici più intimi sono già arrivati e sono solo in attesa che la cerimonia abbia inizio. Luciano e Giovanna hanno scelto di ricalcare in un posto diverso, la cerimonia che li ha quel giorno uniti in maniera indissolubile.Il prete è già pronto sull'altare e da inizio alla cerimonia; c'è un'unico testimone lì vicino è la figlia Martina che li assiste. La comunione viene effettuata in maniera antica, i due sposi ricevono il Corpo di Cristo e bevono il vino dalla stessa coppa utilizzata per la consacrazione. Dopo un'ora si va tutti al ristorante e quì le persone sono aumentate e siamo quasi arrivati alle sessanta unità. Dopo un breve periodo passato al bouffet per l'aperitivo, si va tutti nella grande sala da pranzo, adibita per l'occasione anche per il ballo. Ogni tavolo è stato assegnato ad un gruppo di persone omogeneo e porta il nome di una poetessa, il nostro porta il nome di mia moglie, Maino che ha scritto e pubblicato quest'anno il suo primo libro di poesie. Fra una portata e l'altra si decantano i versi scritti per l'occasione; incomincia Luciano, lo sposo, seguita subito da Diana e dalla mamma Gina e si conclude con la poesia di Donatella, la poetessa. Nel frattempo si balla e si canta allegramente e la serata scorre lieta, coadiuvata da da un ottimo Montepulciano d'Abruzzo e noi, dopo aver ben mangiato e ben bevuto, e dopo aver salutato gli sposi, che restano ancora per catalogare i tanti regali ricevuti, si riparte alla volta di Chieti. Ci  fermaiamo per la nottata a casa di mamma Gina.

 

 

La buonissima torta donata agli sposi

 

L'augurio di Donatella

 

Carissimi Giovanna e Luciano, venticinque anni segnano il passo ad
un'unione che vi vede ancora uniti e saldamente presi per mano. Mi fa
piacere, da impenitente scribacchina, dedicarvi una poesia che è ben poca
cosa in confronto al vostro lungo percorso e che ancor più lungo sarà nel
divenire. La mia scrittura, forse, non è di facile comprensione ma in
essa si racchiude il grande affetto che a voi mi lega.
Il messaggio intrinseco è un piccolo resoconto di mezzo lustro comune
(ahimè) a poche persone che vogliono arrivare, passo, passo a sedersi su
una panchina in fondo al parco, in armonia col mondo.
Che la salute vi assista, che il cuore abbia sempre un balzo nel vedere
un fiore, che Dio guidi il vostro cammino, stretti, stretti nella
complicità di essere uno e due in uno.
Tutto quanto ho scritto è sottoscritto da Enio, l'uomo che ho
incontrato forse tardi ma abbastanza presto per capire quanto siamo parte
integrante l'uno per l'altra.
Ed ora un brindisi, un brindisi alla vita e a voi sposi che avete
qualche filo bianco fra i capelli, a testimoniare che il 13 settembre di
venticinque anni fa i fili bianchi erano trecce di zagare d'amore.

Donatella, la cognata  13 settembre 2006
 

 

   

 

 

Cliccando sulle immagini si ottengono le stesse ingrandite

 

 

 Ode all'amore



Siete voi che avete danzato,
che avete fatto l'amore
che vi siete baciati sotto il vischio,
voi, che vi amate con quanto cuore
avete in petto ancora.

Voci sottili e irruenti dal mare
nell'onda franta sulla rena
appoggiano vino e gabelle
a rinnovare il lento
e lungo tremar di vita.

L'augurio è di volo
dal giorno al giorno
per posarsi là
dove non ci sono pesanti drappi
che incapucciano la luna.

 

 

Donatella 13 settembre 2006

 

 

  

    

  

 

DEDICATA DA LUCIANO A GIOVANNA

 

AZZURRA, ASSOLATA, CALDISSIMA DOMENICA DI SETTEMBRE ERA IL TREDICI, UNA CHIESA VOCIANTE ATTENDE IL SUO ARRIVO, I PROFUMI INTORNO SI ESPANDONO, MENDELSSSOHN SI ATTARDA NELLE SUE NOTE NUZIALI, D’IMPROVVISO IL BRUSIO SI ATTENUA, IL CHIACCHIERICCIO SCOMPARE, LE PULSAZIONI RALLENTANO, QUALCUNO SI ATTARDA NEL PRENDERE POSTO, ECHEGGIA UN ULTIMO COLPO DI TOSSE.
 

 

IL PORTALE S’ILLUMINA LEI D’IMPROVVISO COMPARE, RADIOSA, NEL SUO ABITO D’ORGANZA INCANTEVOLE E SEMPLICE ALLO STESSO TEMPO.

 

Giovanna

 

UN VISO ROSATO SU UN COLLO DI CIGNO, OCCHI GRANDI, NOCCIOLA, DOVE MANI SAPIENTI HANNO INTRISO LE CIGLIA CON UN TOCCO DI RIMMEL.

 

UN SORRISO LAMPEGGIA MENTRE GIUNGE ALL’ALTARE, IL TRUCCO E’ DISCRETO, PER NIENTE PACCHIANO, I CAPELLI CASTANI RACCOLTI ALL’INSU’ TRAFITTI SOLTANTO DA UN CIUFFO DI FIORI ODOROSI. E’ IL RITRATTO DI TE MIA CARA GIOVANNA NON APPENA CHE VENTICINQUE ANNI FA, SEMBRA IERI, SEMBRA IMPOSSIBILE EPPURE…..EPPURE E’ COSI’.

 

L’OFFICIANTE APPARE SOLENNE NEL SUO VERDE BRILLANTE, GLI SGUARDI S’INCONTRANO, LE MANI S’INCROCIANO, LE LABBRA SI SCHIUDONO IN TENERI SILLABI, ANELLI CHE BRILLANO SOTTO IL FUOCO DEI FLASH.

 

IL FOTOGRAFO S’AFFANNA, I TESTIMONI ANNUISCONO, I PARENTI ORA APPLAUDONO DUE VITE SI UNISCONO IN SORTE BUONA O CATTIVA CHE SIA.

 

MANI PROTESE, MANCIATE DI RISO VOLANO IN ARIA, CONFETTI CHE CADONO... LUI DICE A LEI: <<TOGLIMI IL PANE, TOGLIMI L’ARIA, IL SOLE SE VUOI MA NON IL TUO SORRISO... PERCHE’ E’ COME RUGIADA CHE DISSETA, COME FUOCO CHE RALLEGRA LE SERE D’INVERNO... E NON TOGLIERMI IL TUO PETTO DOVE UN GIORNO NON MOLTO LONTANO MI SONO PERDUTO >>.

 

LUCIANO 13 - sett- 2006

 

 

 

Dedica di Diana per l'anniversario d'argento


Entro nel vostro mondo passato. Già orfano e maturo diciassettenne sognavi la tua ragazza australiana; un amore cresciuto nel tempo passeggiando nei giardini della romantica villa Teatina. Il tuo piglio di studio il tuo importante lavoro e quel dì a settembre nell'estate che va e l'autunno che viene realizzava a te il sogno vestito di gala e sempre in linea in quell'altare tenevi per mano il tuo cigno bianco. Con realtà vicine, nel tuo cielo c'era scritto un nome Giovanna, la regina della

Diana, la cognata

storia e contemporanea una mamma in più, zia Aldele premurosa compagna dei suoi nipotini. Fu gran festa, confetti pasticcini posate e un pranzo nuziale, una foto ricordo in un viale costeggiato da pini longilinei dove iniziò il vostro cammino. I vostri primi nidi e poi l'attesa di un figlio tinto di rosa s'affacciò alla vita con il suo nome Martì e voi, felici nel sentire il suo primo mà e il suo primo pà. La neo mamma guidava i suoi passi di tenera bimba, ormai genitori la portavate alla conoscenza e poi il fermo, la desiderata casa dove s'affaccian gli sguardi in spazi lontani sul fascino della Majella. La dove osano gli uccelli, passati i 25 anni vissuti insieme, oggi benedite la vostra tenace riuscita in questa chiesa e animata da noi, complici di questa festa ,  la storia continua nella magia di una torta e il tintinnio di queste coppe e due valige che partono.

 

Diana 13 sett 2006

 

 Augurio a posteriori del fratello Enio

 

Mio caro Luciano, mia Bellissima Giovanna,
queste poche righe che vi sto scrivendo
me le detta il sentimento che mi infiamma...
e quello che vuol dire io l’ intendo.

In fondo al cuore, con un fil di voce,
in questo giorno tanto straordinario,
sussurro piano, piano, doce , doce:
“Auguri per il vostro 25° anniversario”

Come una piuma allora il mio pensiero
Ondeggia sopra un alito di vento,
naviga, come fosse un veliero,
si spinge in alto, sopra il firmamento!

E in questo dolce suo vagabondare
Gioca con l’orologio dell’esistenza…
Torna indietro e poi si va a fermare
Nel passato, cercando una presenza.

E qua ritrova, nel suo pieno vigore,
un giovanotto magro ed intraprendente,
destinato a diventare un gran signore,
grazie alla mente sveglia ed intelligente!

Accanto a lui, in abito da sposa,
c’è una ragazza che è una meraviglia:
giovane… bella… con due guance rosa…
di tutta Sidney è la più bella figlia!

Siamo a Settembre dell'ottantuno
E Luciano e Giovanna, benedetti da Dio,
formarono una famiglia nuova
e quel giorno c'ero anchio

Che vita serena e che senso di sicurezza
Alla loro figlia riuscivano a dare,,
Una mamma piena d’ordine e dolcezza
Ed un padre che sapeva farsi amare

Ma il giro suo l’orologio deve farlo
E a poco a poco tutto va’ cambiando…
Si presentano i primi acciacchi dell’età…
Si comincia a far veder qualche malanno…


Compare la neve tra le chiome scure...
I passi si son fatti più pesanti…

Ora io vi rivedo come due fanciulli,
nutro per voi un bene sconfinato,
dentro ogni filo bianco dei vostri capelli
riposa un bacio che ancora non vi ho dato!

Per questo il vero augurio oggi è per me:
ch'io possa stare con voi cent’anni ancora!
Finchè questi occhi miei vi possono veder
Tanto e tanto amor vi voglio augurar...
 

Il fratello Enio - 20 ottobre 2006

 

La Comunione - 13 sett 2006

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Al buffet - 13 sett 2006

 

    

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